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Viaggio in Islanda: cosa fare in 10 giorni

Terra del ghiaccio e del fuoco, ricca di paesaggi mozzafiato e di natura incontaminata, l’Islanda è un posto da visitare assolutamente. Una terra selvaggia, dove puoi trovare ghiacciai e vulcani, spiagge nere e vastissimi prati verdi. Ecco i nostri consigli su come affrontare un viaggio in Islanda.

 

Viaggio in Islanda: consigli low cost

L’Islanda è una meta ideale per gli amanti della fotografia, un luogo dal fascino irresistibile: non smetterà di stupirvi un solo momento. Questa terra però è famosa anche per il costo della vita elevato, soprattutto per un turista europeo; come fare quindi a godersi una vacanza di dieci giorni senza spendere eccessivamente?
Per un viaggio low cost la parola d’ordine è adattarsi, sia per quanto riguarda il clima, sia per la tipologia di alloggio: essendo le strutture molto care e a numero ridotto, per ammortizzare bisognerà mettersi nell’ottica di utilizzare i campeggi.
Per un viaggio in Islanda di 10 giorni, il mio consiglio è quello di sfruttare i noleggi auto/mini van (io ho utilizzato la compagnia Procar). Prendere un fuoristrada 4×4, dove poter creare una postazione letto nella parte posteriore del veicolo e dove potrete mettere il materassino gonfiabile. In questo modo risparmierete parecchio. Ma anche le tende sono molto diffuse in tutti i camping. Questo tipo di auto vi permetterà di affrontare in tutta sicurezza e tranquillità quelle strade sterrate che spesso portano a mete bellissime, di cui vale assolutamente la pena.

Per quanto riguarda i pasti: esistono molti supermercati (quello più famoso e conveniente è la catena Bonus) dove poter fare scorta, utile soprattutto per le lunghe tratte in auto.
Prima della partenza avevo preparato un pò di vivande e scatolette da portare con me in valigia, insieme al set di posate da campeggio (prese al Decathlon), ma nei loro supermarket troverete tutto il necessario.

Per il noleggio attrezzatura da campeggio potete fare riferimento a questo sito: https://www.iceland-campingequipment.com/, prenotando e ritirando al vostro arrivo nella capitale.
Anche se è estate, in Islanda le temperature non superano i 18 gradi, ed essendo il tempo molto imprevedibile vi consiglio un abbigliamento caldo, a strati e una giacca impermeabile con cappuccio, scarpe da trekking e calzettoni!

Viaggio in Islanda: dove andare

L’itinerario a tappe che vi vado a illustrare prevede il giro in senso antiorario lungo la Ring road e qualche tappa nell’interno.
Arrivando a Reykjavik la sera, potete passare la prima notte a Keflavik, tranquilla cittadina poco distante dall’aeroporto per poter ripartire subito la mattina dopo verso il Circolo d’oro.

Prima tappa: il parco nazionale di Pingvellir, sede del primo parlamento islandese e luogo famoso per l’incontro delle placche euroasiatica e americana.
Proseguendo si arriva alla zona dei famosi geyser, tra cui il più noto è Geysir. Getti d’acqua ad altissima temperatura che fuoriescono dal terreno raggiungendo altezze di decine di metri.
La prima enorme cascata che si incontra sul circolo d’oro è quella di Gulfoss, veramente imponente.
Da qui il mio itinerario prosegue con una tappa interna verso il Landmannalaugar, posto spettacolare, ma che prevede il raggiungimento attraverso una strada sterrata abbastanza lunga da percorrere, ma che vi saprà ricompensare per la sua infinita bellezza. Bisognerà poi attraversare il fiume per raggiungere il rifugio con il campeggio adiacente, da cui partono numerosi percorsi di trekking.
Tornando sulla strada principale arrivate fino a Seljalandfoss, una cascata immensa che si può ammirare da vicino seguendo il sentiero che ve la farà osservare anche da dietro.
In Islanda è possibile trovare numerose piscine geotermiche naturali, dove fare il bagno rigenerandosi, soprattutto dopo giornate piovose: una che vi consiglio come esperienza da provare è quella di Seljavallalaug, la piscina più antica.
La tappa successiva comprende la bellissima cascata di Skogafoss, il cui campeggio vi offrirà una sua visione spettacolare.
Andando verso ovest arriverete a Dirholaey dove fino a metà agosto è possibile avvistare le tipiche pulcinelle di mare che vengono a sostare sulle scogliere. Da qui seguite per Vik, con la sua famosa spiaggia nera e le colonne in basalto.

Un posto veramente incantevole è il parco nazionale del Vatnajokulspjodgardur: ghiacciaio da cui partono numerose escursioni e che si può raggiungere da vicino grazie al percorso nella natura. Potrete vedere come la lingua del ghiacciaio si estende fino al mare e come il silenzio e la pace fa da padrona in questo paesaggio unico.
Si riparte dal campeggio con destinazione una delle mete che più mi è rimasto nel cuore in questo viaggio: il Glacier Lagoon o lago glaciale di Jokulsarlòn. Una laguna surreale, con iceberg dai colori azzurri e biancastri che galleggiano sull’acqua. Qui potete avvistare anche le simpatiche foche che emergono dall’acqua e nuotano tra i ghiacci. Di fronte alla laguna c’è la bellissima Diamond Beach, sulla quale si arenano pezzi di ghiaccio dalle bellissime forme trasparenti provenienti dal lago glaciale.
Arrivando più a est raggiungerete la carinissima località di mare di Hofn, dove potrete assaggiare il famoso panino all’aragosta e passeggiare lungo il porto.

La zona dei fiordi orientali è ricca di paesini di pescatori, di barche che dondolano sull’acqua e profumo di mare. Il paesino più caratteristico è quello di Seydisfjordur, colorato e ricco di mercatini artigianali.
Anche se avrete molto tempo da trascorrere in auto tra una tappa e l’altra, non abbattetevi, perché la ricchezza dei paesaggi e le sorprese che troverete sapranno ricompensarvi.
Dopo una breve sosta a Egilstadir arriverete alla cascata più potente d’Europa: Dettifoss, dove troverete un gran vento e pioggerella che fa alzare la cascata stessa.
Avanzando verso nord, una tappa obbligatoria è quella del lago Myvatn, dove il campeggio è in una posizione molto carina, con vista sul lago e dove le varie anatre vi verranno a far visita passeggiando tra le piazzole.
Qui ci sono anche i famosi bagni termali, molto simili a quelli della Blue Lagoon vicino alla capitale, ma molto meno cara, le cui acque hanno il caratteristico odore di zolfo e colore lattiginoso per il contenuto in silicio e minerali.
Intorno al lago Myvatn vi sono numerosi percorsi escursionisti da fare, come il salire sul vulcano, da cui avrete una vista mozzafiato e che potrete percorrere lungo il suo diametro.

Passando una notte nell’ostello della cittadina di Akureyri, potrete poi dirigervi verso Dalvik, per partire con la gita in mare per andare ad avvistare le famose balene, un’emozione unica!
Tornando verso ovest fermatevi lungo la costa per fare fotografie e sostare nei paesini, dove il caffè è più economico e dove troverete spesso mostre d’arte e artigianato locale.

La penisola dello Snaefellness è ricco di vallate con casette colorate che spuntano solitarie e se sarete fortunati daavere una giornata di sole potrete godere dei bellissimi coloriche sa offrirvi questo posto.
Budir potrete fotografare la chiesetta nera, immersa in questo paesaggio silenzioso, veramente particolare, e raggiungere la spiaggia vicina per una passeggiata nella tranquillità.

Reykjavik è una città piena di murales, pub e locali per giovani, ma non offre niente di così eccezionale, quindi vi consiglio di visitarla in mezza giornata e concedere più tempo alla natura.
Un viaggio che saprà farvi assaporare la tranquillità e la pace della natura, ma anche la sua forza e la sua potenza, i suoi mille colori, il suo vento pungente e il suo popolo sorridente.

Vale veramente la pena di fare un viaggio in Islanda.

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