Per ottenere il massimo da un viaggio low cost la soluzione migliore e più divertente è senza dubbio il “Couchsurfing”, geniale e semplicissima formula di “baratto” delle proprie case che anche in Italia sta a poco a poco diffondendosi sempre di più come abitudine di viaggio.
Per un viaggio davvero low cost non basta prenotare un volo con compagnie aeree come Ryanair o EasyJet, perché a volte è il soggiorno in albergo il fattore che fa salire sensibilmente il prezzo di una vacanza: gli hotel non sempre costano poco, soprattutto se si è un pò esigenti e non ci si accontenta di una pensioncina alla buona. Oppure, se si ha in programma un viaggio un pò lungo, pernottare tante notti anche in un ostello per quanto economico può comportare una certa spesa. Per evitare questo problema che rischia di far rinunciare a tanti viaggi troppo costosi, la soluzione migliore e più divertente è senza dubbio il “Couchsurfing”, geniale e semplicissima formula di “baratto” delle proprie case che anche in Italia sta a poco a poco diffondendosi sempre di più come abitudine di viaggio.
Il fenomeno Couchsurfing: cos’è e come è nato
Couchsurfing significa letteralmente “fare surf sui divani” e si tratta di un’innovativa rete di ospitalità reciproca nata nel 2004 ad opera della Couchsurfing International Inc., società che ha sede a San Francisco. Un’idea figlia dei nostri tempi globalizzati e iperconnessi dove la vecchia e sempre buona ospitalità sul divano ha trovato la sua realizzazione in una community che ormai vanta milioni di utenti attivi in ogni parte del mondo essendo la rete sociale con più utilizzatori nel pianeta.
Il sito couchsurfing.com è completamente gratuito e si basa sulla mutua fiducia degli utilizzatori e degli ospitanti. Un divano non si nega a nessuno, ma a certe condizioni, ovviamente.
Couchsurfing non è più soltanto un sito internet o una piattaforma social, ma è diventato un vero e proprio stile di vita, o per meglio dire, stile di viaggio che fa dell’estemporaneità e del low cost i suoi punti di forza.In Italia è abbastanza sviluppato, ma è all’estero che questa nuova pratica di ospitalità trova maggiore riscontro
Couchsurfing: un fenomeno soprattutto estero
Soprattutto negli Stati Uniti e in Francia e in particolare fra i giovani sotto i 35 anni il “Couchsurfing” è largamente praticato: basti pensare che il sito ha più di 3 milioni di iscritti sparsi in ben 230 paesi.
Per chi non lo sapesse funziona in questo modo. Ci si iscrive al sito diventando così membri di questa grande rete di scambio di case, quindi ci si prepara ad ospitare gratuitamente uno dei membri in casa propria: in cambio si verrà ospitati gratis a casa di un altro membro. Se lo desiderate oltre al posto letto potete anche offrire a chi ospiterete una cena, oppure visite guidate nella zona in cui abitate o ancora degli aiuti e dei consigli per organizzare al meglio il viaggio del vostro ospite. E’ insomma un modo semplice, veloce e divertente per passare una vacanza all’ estero senza spendere un euro per i pernottamenti.
Il risparmio è solo uno dei tanti vantaggi del “Couchsurfing”, e gli altri sono ancora meglio: questo originale e conveniente modo di viaggiare dà infatti la possibilità di conoscere persone aperte, interessanti e senza pregiudizi (così bisogna essere per aderire al Couchsurfing!), vivere il viaggio in modo meno turistico e più calato nella realtà locale e crearsi una rete di amici sparsi per il mondo. Inoltre è un metodo molto sicuro, perchè tutti i membri sono sottoposti a valutazioni sul loro comportamento, visibili a tutti gli altri utenti.